martedì 25 settembre 2012

Penélope Cruz presenta Venuto al mondo al Festival del Cinema di San Sebastián

Mancava da anni e adesso che è l'attrice spagnola più famosa del mondo, Penélope Cruz torna al Festival cinematografico più importante di casa, quello di San Sebastián. Lo fa per accompagnare un film italiano, a dimostrare quanto la sua carriera sia ormai internazionale, anche se lei ci tiene a chiarire di "non aver mai abbandonato la Spagna". Venuto al mondo è un film che potrebbe spingerla verso nuove nominations, secondo chi l'ha visto. Di sicuro c'è che il sodalizio con Sergio Castellitto è per la spagnola ormai tanto importante quanto quello con Pedro Almodóvar o con Woody Allen.
A San Sebastián Penélope arriva mentre sta girando The Counselor di Ridley Scott, nella Navarra; proprio stamattina vari siti web spagnoli hanno riportato la sua presenza e quella di Javier Bardem sul segretissimo set navarrese del film e non segnalano ancora quella di Brad Pitt e Michael Fassbender, pure loro nel cast. Ed è di questi giorni anche la notizia che La niña de tus ojos, uno dei film più importanti della sua carriera spagnola, avrà un seguito, La reina de España, e che Fernando Trueba inizierà a girarlo il prossimo anno, con lo stesso cast del 1996, compresi Antonio Recines e Santiago Segura. La vera notizia, però, è che Penélope sarà uno dei produttori del film: diventa realtà il suo progetto di realizzare film nel suo Paese, per dare movimento e opportunità a un'industria che rischia di morire nella crisi economica.
E anche di crisi economica ha parlato Penélope a San Sebastián, senza tirarsi indietro e pensando bene le parole, per evitare che ci possano essere malinterpretazioni e polemiche, come quelle causate dalla sua intervista a La Stampa. Non usa mezzi termini al parlare dei tagli alle spese pubbliche: "Fanno davvero paura le decisioni che si stanno prendendo, non solo nel settore culturale, ma anche negli altri"; per questo considera "spaventoso" l'aumento dell'IVA agli spettacoli culturali e definisce "da mettersi le mani nei capelli" i tagli che si stanno facendo il sistema scolastico. I tagli, ammonisce l'attrice, "danneggiano il futuro del Paese". E per quanto riguarda il suo settore, Penélope, che aveva già anticipato nell'intervista a La Stampa l'intenzione di partecipare di più, usando popolarità e carisma, per sensibilizzare sulla situazione del cinema in Spagna, ha chiesto a maestranze e artisti di unirsi "per continuare a lottare insieme con ottimismo", perché "non ci siamo solo noi attori e registi, ma molte famiglie".
La Penélope militante e politica non si è fermata qui e ai soliti antipatizzanti, che la considerano ormai un membro dell'inviso clan Bardem, colpevole di essere di sinistra e per di più simpatizzante della sinistra radicale, ha detto che nessuno può impedirle, in quanto cittadina spagnola, di dire sempre quello che pensa e quello che sente su quello che succede nel suo Paese. E ha anche chiarito di non essere mai andata via dalla Spagna: "Quando sono andata per la prima volta negli USA l'ho fatto con un biglietto di andata e ritorno e se è stato così finora, non vedo perché debba cambiare adesso. Continuerà a lavorare nel mio Paese tutto il possibile".
Anche Venuto al mondo, in fondo, è una coproduzione italo-spagnola, con l'attrice anche nelle vesti di coproduttrice. "E' un progetto nato tre-quattro anni fa, e già allora avevo trovato un modo di connettere con il personaggio. Poi sono diventata madre e questo ha fatto sì che potessi capire il personaggio ad altri livelli. Una donna che desidera essere madre in quel modo e che lo vive come un vuoto" ha spiegato.
Poi Penélope è stata anche per le decine di fans che la aspettavano e ha firmato autografi, ha fatto fotografie e ha molto sorriso. Perché dicano che in Spagna è antipatica e arrogante ed è gentile e disponibile solo all'estero.
Stasera la presentazione di Venuto al mondo al pubblico del Festival donostiarra. Suerte.