venerdì 27 settembre 2013

Le Infante Leonor e Sofia visitano re Juan Carlos in ospedale

In serata, a sorpresa, i Principi delle Asturie hanno portato le figlie a visitare re Juan Carlos, ancora ricoverato nell'Hospital Quirón di Madrid per la sostituzione della protesi, infettata, all'anca sinistra. Il monarca aveva già ricevuto, un paio di giorni fa, quando si aspettavano Leonor e Sofia, la visita di Felipe Juan Froilán, il figlio maggiore dell'Infanta Elena. Finalmente è arrivata l'ora delle Infantitas
Sono arrivate su un'auto guidata dal Principe Felipe: Leonor ha raggiunto l'ospedale per mano al padre e Sofia accanto alla madre. Serissime, hanno posato per i fotografi, sorridendo solo quando hanno confermato, a un giornalista che glielo aveva chiesto, che erano lì per andare a trovare il nonno (che educate le Infante, verrebbe da rispondere, no, siamo venute qui per fare un tour). Erano tutti vestiti casual: il Principe e le figlie con i jeans, la Principessa in un total-black nero illuminato solo dalla scritta in bianco, Love, sulla T-shirt; notatissimi i suoi tacchi a spillo per andare a visitare il suocero in ospedale. Letizia aveva in mano una cartellina verde, che conteneva i disegni fatti da Leonor e Sofia espressamente per il nonno. 
Nella stanza del Re, i Principi hanno trovato la Regina Sofia, che ha passato buona parte del pomeriggio con il marito. Certo, la musica sembra cambiata tra i sovrani: solo un anno fa, quando il Re è stato operato per l'incidente durante una battuta di caccia nel Botswana, Sofia non ha cambiato i programmi ed è rimasta in Grecia, tornando in Spagna un paio di giorni dopo l'operazione e trattenendosi in ospedale un quarto d'ora. Adesso non c'è giorno che non passi almeno un paio d'ore con il Re. I comunicati medici raccontano che la ripresa di Juan Carlos prosegue a ritmi sostenuti, che ha già mosso i primi passi e che per la fisioterapia è previsto che utilizzi la stessa macchina che ha aiutato Rafael Nadal a superare l'infortunio al ginocchio (e a tornare numero 1 del mondo). Se questo è di buon auspicio al re, bisogna vedere. Ma noi glielo auguriamo.