mercoledì 25 giugno 2014

Felipe e Letizia con i militari, mentre l'infanta Cristina è rinviata a giudizio

Non c'è pace in quest'intenso giugno spagnolo. L'abdicazione di re Juan Carlos quasi in coincidenza con l'inizio dell'avventura della Spagna campione del mondo in Brasile, nella speranza di riconfermare il titolo. La proclamazione di Felipe VI proprio il giorno in cui la Spagna, travolta da Olanda e Cile, è tornata mestamente a casa dall'avventura brasiliana, tanto che la rivista satirica El Jueves ha piazzato il nuovo sovrano in copertina chiedendosi se per caso non porti sfiga iniziare il Regno così, con una sconfitta così clamorosa nel Mundial.

Adesso Felipe e Letizia sono impegnati in atti di presentazione davanti alla società spagnola e proprio il giorno in cui incontrano i militari, ecco che arriva il rinvo a giudizio dell'Infanta Cristina e di Iñaki Urdangarín nel caso Noos. El Mundo fa sapere che i due reati di cui è accusata Cristina, evasione fiscale e riciclaggio di denaro, possono portare fino a 16 anni di carcere (ma nessuno crede davvero che l'Infanta entrerà in galera e qualche giorno fa qualche opinionista sosteneva che, in caso di condanna, potrebbe finire ai servizi sociali, 'come Silvio Berlusconi'). Il rinvio a giudizio dei Duchi di Palma era ampiamento previsto e atteso per i giorni immediatamente successivi alla proclamazione di Felipe VI, avvenuta, effettivamente, neanche una settimana fa. Sui media spagnoli si considerava la reazione della Zarzuela all'incriminazione dell'Infanta come la prima vera grande prova per il nuovo sovrano, la prima testimonianza della trasparenza e della difesa dei valori etici, promessa nel discorso di insediamento. Sui grandi quotidiani ci sono stati anche editoriali ricchi di consigli sul comportamento che Felipe avrebbe dovuto tenere, per smarcare la Monarchia dalle responsabilità della sorella.

E stamattina, poco dopo la notizia del rinvio a giudizio di Iñaki e Cristina, è arrivato il comuinicato della Casa Reale: pieno rispetto per l'indipendenza del Potere Giudiziario. Sono anni che Felipe si è smarcato dalla sorella e che non si fa vedere in pubblico con lei, a sottolineare le distanze e la sostanziale condanna per il suo comportamento. Lo scandalo tocca solo di striscio la nuova Famiglia Reale, dato che, con la proclamazione di Felipe, Cristina è passata a essere Famiglia del Re e niente di più. Anche per questo, Felipe e Letizia possono guardare avanti, con il distacco che hanno sempre mantenuto sulla vicenda, cercando di dimostrare che loro sono un'altra cosa e altri sono i valori che caratterizzeranno il loro regno.

In questa prima settimana, del resto, hanno dato i primi segnali. Il primo atto ufficiale è stato con le Associazioni delle Vittime del Terrorismo, che per un giorno hanno dimenticato rivalità e rancori e si sono presentate insieme davanti ai nuovi sovrani. Poi ci sono stati gli incontri con le associazioni di volontariato, tra cui quelle degli omosessuali, per la prima volta ricevuti alla Zarzuela (e su Twitter ci sono stati numerosi tweet di ringraziamento per questo riconoscimento e nelle interviste lodi senza fine "all'empatia della nuova regina"). Sono i primi incontri di presentazione alla società spagnola e Felipe e Letizia hanno scelto settori sensibilissimi come quelli del terrorismo e del volontariato diretto ai più deboli, in questi anni di crisi. E' tutto un messaggio politico che non passa inosservato.

Come non passa inosservato l'abile uso di Twitter, sempre aggiornato e in tempo reale con i suoi tweets. Erano passate poche ore dalla fine delle cerimonie di proclamazione e i nuovi sovrani hanno voluto ringraziare con un tweet "tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questa giornata". La Nazionale di calcio, eliminata, ha vinto contro l'Australia l'ultima, inutile partita e si apprestava a salire sull'aereo, quando con un tweet Felipe e Letizia hanno voluto ringraziarla per gli anni di successi e di bei momenti regalati agli spagnoli. Ogni atto dei sovrani finisce immediatamente, debitamente illustrato con varie fotografie, nelle reti sociali. Incredibile. 

Oggi la presentazione di Felipe VI ai militari, come loro nuovo Comandante. E' stata una cerimonia emotiva, in cui il Re ha riconosciuto, ancora una volta, i meriti del Regno del padre, durante il quale i militari sono diventati uno dei pilastri della Spagna democratica e, grazie alle missioni internazionali di pace, una delle colonne dell'immagine della Spagna all'estero. Felipe ha voluto presentarsi non come il Comandante in Capo delle Forze Armate, ma come un soldato, "uno di voi" e ha promesso, anche ai militari, "impegno e lealtà" e grandi capacità d'ascolto. Letizia, stavolta con la gonna, in un discreto tailleur a prima vista già visto e made in Varela, ha lasciato a casa la faccia amargada che aveva sempre negli atti militari e ha sfoggiato sorrisi e cordialità e, ancora una volta, non ha perso di vista il marito neanche un secondo, mentre lui pronunciava il suo discorso (mi piace di più come si dice in spagnolo, è stata muy pendiente de su esposo).

In settimana, il primo viaggio in Catalogna e poi, il 29 giugno, la prima visita ufficiale all'estero, in Vaticano, per presentarsi a Papa Francesco: il re spagnolo si sarà insediato con una cerimonia laica e senza simboli religiosi, ma continua pur sempre a essere Su Majestad Católica.

Le foto, dal Twitter della Casa Real